Domande da porsi alfine di designare una/un rappresentante nelle questioni mediche

Si può designare quale rappresentante per il caso di perdita della capacità di discernimento una persona di propria fiducia. Essa sarà chiamata ad approvare o rifiutare i trattamenti medici o di cura proposti espletando il proprio ruolo di garante degli interessi della persona rappresentata nelle questioni mediche, in accordo con quanto disposto nelle direttive del paziente. Il rappresentante deve essere una persona fisica (non un’istituzione) che gode della piena fiducia della persona che l’ha designata.

  • Deve essere un/una parente o può anche essere una persona esterna alla famiglia?
  • C’è una persona che gode della mia piena fiducia? Essa sarebbe atta a rappresentarmi (nelle questioni mediche)
  • Che legami ho con questa persona?
  • Questa persona è sufficientemente in chiaro sulle mie opinioni/posizioni in tema di malattie, morte, qualità di vita, perdita dell’indipendenza, morte dignitosa (v. pure le «Domande esplorative per stilare una dichiarazione dei valori personali»)?
  • Ho già parlato dei temi sopra elencati con questa persona? Di cosa le ho parlato in particolare?
  • La persona a cui penso è informata dettagliatamente sui miei desideri, sulle mie volontà concernenti tutte le questioni importanti in relazione con la malattia e la morte?
  • La persona a cui penso se la sente di rappresentare/di difendere nei confronti di medici, ospedali ecc. i desideri/la volontà che ho formulato nelle mie direttive del paziente?
  • Cosa parla a favore, cosa parla contro la designazione di questa persona quale mia rappresentante nelle questioni mediche?
  • Ho intenzione di coinvolgere il/la rappresentante che ho designato nel processo di stesura del Docupass?
  • Come intendo informare i miei famigliari, il mio medico di famiglia, la mia cerchia sociale sui documenti previdenziali che ho stilato e sulla persona che intendo designare quale mia rappresentante?