Obiettivi di legislatura 2024–2028

Il coordinamento e la collaborazione nella politica della vecchiaia vanno rafforzati a tutti i livelli federali, allineando maggiormente – sia in senso orizzontale che verticale – il quadro legale, le strategie e le misure da intraprendere.

La Strategia in materia di politica della vecchiaia della Confederazione presentata nel 2007 deve essere valutata e rielaborata al fine di adeguarne obiettivi e misure agli sviluppi intervenuti sul piano demografico, sociale e politico.

Le criticità derivanti dai mutamenti demografici vanno affrontate attivamente e viste anche come opportunità: sulla scia del cambiamento demografico in atto si richiedono misure politiche che favoriscano la partecipazione della popolazione più anziana e la solidarietà sia all’interno che tra le varie generazioni.

Il livello delle rendite della previdenza per la vecchiaia deve rimanere invariato.

Le prestazioni della previdenza per la vecchiaia devono essere finanziate in modo duraturo, senza compromettere il patto generazionale.

La previdenza per la vecchiaia deve garantire nel tempo, a tutte le persone anziane, una pensione al riparo dall’indigenza.

La previdenza per la vecchiaia deve tenere conto dei nuovi percorsi di vita e di carriera. Le prossime riforme dell’AVS e della LPP dovranno concentrarsi su una migliore copertura per i salari bassi e per i redditi da lavoro ridotti.

Le prestazioni complementari vanno calibrate in funzione dell’andamento del costo della vita.

Occorre perfezionare il coordinamento tra diverse assicurazioni sociali, in modo particolare tra l’AI e l’AVS.

È necessario esaminare le disparità di trattamento nell’imposizione delle prestazioni complementari, dell’AVS e di altri redditi al fine di ridurre gli effetti soglia.

Le rendite per coniugi previste dall’AVS vanno convertite in un modello indipendente dallo stato civile.

L’assistenza medica va garantita a tutta la popolazione, offrendo trattamenti che non siano discriminatori in ragione dell’età. La politica sanitaria deve ispirarsi ai principi fondamentali della qualità di vita e delle pari opportunità anche per le persone più avanti negli anni.

È opportuno promuovere servizi di assistenza ambulatoriale sia in campo medico che in ambito sociale. Vanno evitati i ricoveri in casa di cura in assenza di motivi medici.

La longevità in una società è auspicabile. Prevenzione e promozione della salute – sia fisica che mentale – dovrebbero rientrare fra le priorità dei principali attori del sistema sanitario, con programmi mirati per la fascia di popolazione più anziana.

Gli aumenti dei premi delle casse malati e gli elevati costi sanitari non devono precludere alle persone anziane la possibilità di usufruire delle prestazioni sanitarie. La riduzione individuale dei premi va garantita anche in età avanzata.

È necessario finanziare in modo adeguato e mirato le prestazioni di assistenza domiciliare, così come avviene per le prestazioni di cura previste dalla legge federale sull’assicurazione malattie.

Occorre definire per legge i concetti di «assistenza» e «forme di alloggio con assistenza». I servizi di assistenza e di cura devono essere garantiti in tutta la Svizzera sotto forma di servizio pubblico.

Le prestazioni di assistenza devono favorire l’indipendenza e l’autonomia delle persone anziane e far sì che possano vivere a casa propria il più a lungo possibile.

È necessario che lo Stato potenzi in tutta la Svizzera l’offerta di alloggi a misura di persone anziane ed economicamente accessibili.

La pianificazione urbanistica e del territorio deve predisporre ambienti e infrastrutture adeguati alle persone anziane e garantire loro l’accesso alla mobilità.

Occorre garantire alle persone in età avanzata l’accesso a servizi necessari nella vita quotidiana. Ciò include anche il supporto nel passaggio ai servizi digitalizzati.

Le condizioni generali devono essere tali da permettere a lavoratrici e lavoratori più anziani di partecipare alla vita lavorativa fino al momento del pensionamento.

La prosecuzione volontaria dell’attività lavorativa dopo il raggiungimento dell’età di riferimento va incentivata eliminando gli ostacoli legati al diritto del lavoro e delle assicurazioni sociali, senza mettere in discussione l’età di riferimento.

Le persone anziane sono indispensabili per la società: con il loro impegno volontario su svariati fronti contribuiscono notevolmente al funzionamento della coesistenza.

È necessario potenziare la prevenzione contro la violenza sulle persone anziane, segnatamente attraverso prestazioni accessibili e convenienti, campagne di sensibilizzazione, formazioni per specialisti e un migliore coordinamento fra attori del settore.

La digitalizzazione apre nuove opportunità in molti ambiti della vita. Le persone anziane devono però disporre di offerte alternative e sufficiente tempo per la fase di transizione.

L’apprendimento permanente e la formazione continua nell’età pensionabile vanno promossi e rafforzati per permettere alle persone anziane di salvaguardare e consolidare la loro partecipazione alla vita sociale e le loro condizioni in termini di pari opportunità, integrazione sociale, indipendenza e autodeterminazione.