In qualità di organizzazione esperta del mondo dell’anzianità, Pro Senectute si impegna, fin dalla sua fondazione, affinché le persone anziane prive di una stretta rete di relazioni familiari possano prendere decisioni sulla propria situazione di vita in piena autonomia. Accogliamo con favore l’attuale revisione della legge, la quale mira ad apportare miglioramenti in singoli punti della legge sulla protezione degli adulti. Questi hanno lo scopo di migliorare l'autodeterminazione e l'inclusione delle persone vicine nell’ambito delle misure precauzionali personali. Inoltre, è necessario aumentare la protezione delle persone bisognose di sostegno e aiuti ottimizzando l’attuazione della legge in vigore.
Fin dalla sua fondazione, Pro Senectute si impegna per un moderno sistema pensionistico che sia finanziariamente sicuro. Per l'86% delle persone anziane, il sistema dei tre pilastri crea nell’anzianità una sicurezza finanziaria. La riforma del primo pilastro, «AVS 21», adottata nel settembre 2022, è un passo importante verso l'adeguamento del sistema pensionistico agli sviluppi demografici. Nello stesso tempo garantisce il livello di prestazioni delle rendite AVS. È quindi ancora più importante nell'attuale proposta, concentrarsi sulle pensionate e sui pensionati finanziariamente più deboli.
Pro Senectute concorda in linea di principio con le modifiche proposte all'Ordinanza, la maggior parte delle quali sono di natura tecnica e procedurale. Nel caso delle misure compensative per le donne nate tra il 1961 e il 1969, tuttavia, Pro Senectute sostiene che anch'esse dovrebbero essere soggette all'indice misto nonché adeguate all'andamento dei prezzi, dato il limite temporale di questi pagamenti e l'inflazione attuale.
In Svizzera, le coppie sposate e quelle in unione domestica registrata sono tassate congiuntamente. L’imposizione individuale, invece, si applica alle persone singole e alle coppie non sposate. Di conseguenza, sommando i loro redditi, le coppie con tassazione congiunta sono tassate più pesantemente a causa della progressione fiscale.
Oltre alla cosiddetta «penalizzazione del matrimonio», l’attuale modello non risponde più alle odierne esigenze e non tiene nemmeno più conto degli sviluppi sociali ed economici. L'attuale normativa favorisce le convivenze e stabilisce incentivi indesiderati per i secondi percettori di reddito nelle coppie sposate.
In linea di principio, Pro Senectute accoglie con favore gli sforzi per eliminare la «penalizzazione del matrimonio» a livello di tassazione federale diretta e per modificare il sistema in modo da poter tassare equamente le coppie sposate e non.
L’ordinanza prevede che in futuro, le podologhe e i podologi autorizzati devono poter fornire prestazioni specifiche di cure mediche previa prescrizione medica a persone affette da malattie causate dal diabete con assunzione dei costi da parte dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.
Tale operazione però è concessa soltanto a podologhe e podologi diplomati presso una scuola specializzata superiore (SS), non al personale con la formazione-base di podologa o podologo AFC, anche se questi ultimi esercitano sotto la supervisione di podologhe e podologi diplomati e autorizzati. Pro Senectute propone che il conteggio dei costi in caso di supervisione sia reso possibile analogamente agli altri fornitori di prestazioni.
Inoltre, dal punto di vista medico, fissare un numero-limite dei trattamenti all’anno non parrebbe sensato. Pro Senectute propone di basarsi sul numero massimo di trattamenti prescritto dal medico curante.
Pro Senectute ritiene che, oltre all'attuale riforma dell'AVS, sia urgente anche quella della previdenza professionale, al fine di garantire il finanziamento a lungo termine delle rendite. In particolare, nella fattispecie si applica il principio secondo cui la previdenza professionale insieme all'AVS consente di mantenere in modo adeguato il tenore di vita abituale.
La presente proposta mira a garantire il livello delle rendite nonostante la riduzione dell’aliquota minima di conversione. Visti la riduzione dell’aliquota minima di conversione, la riduzione della deduzione di coordinamento nonché l'adeguamento degli accrediti di vecchiaia, la proposta va nella giusta direzione. Per contro, Pro Senectute si oppone al finanziamento dei previsti supplementi di rendite come misura compensativa attraverso contributi salariali supplementari.
Il 22 marzo 2019 il Parlamento ha approvato la riforma delle prestazioni complementari (PC), in base alla quale dovrà essere adeguata l’ordinanza in materia (OPC-AVS/AI). Pro Senectute ha partecipato alla consultazione riguardo alla modifica del testo di legge.
Per Pro Senectute è essenziale che le eccezioni relative alle riduzioni della sostanza non vengano definite sotto forma di elenco definitivo. Inoltre, Pro Senectute si adopera affinché l’applicazione del valore soglia di sostanza sia ragionevole e il più possibile priva di burocrazia e affinché i contributi della cassa malati e le prestazioni complementari siano sottoposte a pari trattamento sul piano del diritto fiscale. Pro Senectute propone inoltre che, nell’ambito della ripartizione dei comuni nelle regioni determinanti per la differenziazione delle pigioni massime, si tenga conto non solo della tipologia di comune ma anche delle effettive pigioni massime all’interno dello stesso. L’adeguamento delle pigioni massime va inoltre effettuato quanto prima, considerato che l’affitto si paga di mese in mese.
Fin dalla sua costituzione, nel 1917, Pro Senectute si impegna a favore di forme abitative a misura di anziani e promuove l’autonomia di questa fascia di popolazione in modo che possa vivere il più a lungo possibile a casa propria.
Con il raggiungimento dell’età pensionabile, le persone anziane devono affrontare una grande sfida: il venir meno di una parte del reddito percepito fino a quel momento. Il valore locativo, però, non cambia con il pensionamento e quindi erode una quota più consistente del reddito rilevante ai fini fiscali. Proprio le rendite più esigue sono gravate da un onere fiscale eccessivo in virtù del computo di un reddito fittizio.
Pro Senectute, quindi, plaude alla proposta di abolire il valore locativo. Si dichiara espressamente favorevole alle proposte di modifica della legge federale sulle prestazioni complementari all’assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPC). Le attuali disposizioni inseriscono il valore locativo tra i redditi computabili ai fini del calcolo delle prestazioni complementari, ragion per cui le prestazioni erogate risultano di fatto più ridotte. La nuova regolamentazione abolirebbe questo aspetto, mentre rimarrebbe in essere l’importo forfettario per le spese accessorie.
Ogni giorno, i famigliari di molte persone anziane compiono grandi sforzi per assicurare a queste ultime l’assistenza e le cure di cui hanno bisogno per continuare a vivere a casa propria. Pro Senectute sostiene i congiunti di anziani bisognosi con un’ampia offerta di servizi di sgravio, centri diurni e servizi di assistenza nella vita quotidiana. Promuove inoltre lo scambio fra i soggetti coinvolti e fornisce informazioni e consulenza. I parenti che lavorano si ritrovano sulle spalle un doppio fardello che spesso produce effetti negativi. Pro Senectute si dichiara favorevole ed è disposta a sostenere la richiesta di migliorare la conciliabilità fra attività lucrativa e assistenza ai famigliari.
Ritiene tuttavia che le persone impegnate a prestare cure e assistenza a congiunti anziani non siano considerate con la dovuta attenzione nell’avamprogetto. L’esistenza di condizioni quadro favorevoli nonché la promozione e il sostegno delle cure e dell’assistenza agli anziani da parte dei famigliari sono necessari sia dal punto di vista sociale che sotto il profilo economico.
Pro Senectute è membro del gruppo di interesse «Famigliari prestanti assistenza e cure». Il GI ha preso parte anche alla procedura di consultazione inerente alla Legge federale sul «Miglioramento della conciliazione tra attività lucrativa e assistenza ai famigliari». In virtù della vasta partecipazione di organizzazioni del settore, la presa di posizione comune è molto più ampia rispetto al parere di Pro Senectute.
Fin dalla sua costituzione, Pro Senectute si impegna a favore di un sistema pensionistico al passo con i tempi e finanziariamente solido. Dopo i tentativi falliti di adeguare la previdenza per la vecchiaia, si ritiene urgente approdare a una riforma per garantire il finanziamento delle rendite. Pro Senectute ha espresso il proprio parere in merito ai tre elementi chiave del progetto (flessibilizzazione dell’età di riferimento, aumento dell’età di riferimento per le donne e finanziamento) nell’ambito della procedura di consultazione