Incertezze sulla donazione di organi: l’aiuto di Pro Senectute

Con una netta maggioranza, il popolo ha accettato la nuova legge sui trapianti. In futuro, chi non desidera che i propri organi e tessuti vengano donati dopo la sua morte dovrà dichiararlo espressamente. Le direttive del paziente consentono comunque già oggi di stabilire in maniera vincolante le proprie volontà in materia di donazione degli organi.

23 maggio 2022

Il 15 maggio 2022, l’elettorato svizzero si è espresso con il 60,2 per cento dei voti a favore del cosiddetto modello del consenso presunto alla donazione di organi. In futuro, quindi, bisognerà dichiarare espressamente, quando si è ancora in vita, se non si desidera donare i propri organi. Anche nell’ambito di questo nuovo disciplinamento della materia, tuttavia, in caso di decesso i famigliari saranno consultati prima di un eventuale prelievo di organi.

La nuova legge sui trapianti entrerà in vigore al più presto nel 2024. Fino a tale momento continuerà a valere il cosiddetto modello del consenso in senso lato: durante questa fase di transizione, pertanto, prima di procedere al prelievo di organi occorre avere il consenso della persona deceduta o dei suoi famigliari.

Disciplinare la donazione di organi nelle direttive del paziente

Il diritto di protezione degli adulti offre già oggi numerose possibilità per regolare le varie questioni in tema di misure precauzionali personali. «Nelle direttive del paziente non si può solo stabilire quali trattamenti medici o cure si intendono ricevere qualora non si fosse più in grado di esprimere le proprie scelte, ma anche fissare in maniera giuridicamente valida le proprie volontà rispetto alla morte e quindi anche alla donazione di organi e tessuti», sottolinea Sonya Kuchen, membro della direzione collegiale di Pro Senectute Svizzera.

Pro Senectute fornisce consulenza sulle misure precauzionali

La definizione delle misure precauzionali personali rimane però una faccenda complessa e in certi casi può causare difficoltà insormontabili. «Ecco perché ci teniamo molto a sensibilizzare le persone sulle varie opzioni disponibili e a offrire loro delucidazioni in materia nei nostri centri di consulenza», aggiunge Sonya Kuchen. In Svizzera sono 130 i centri a cui si possono rivolgere le persone anziane e i loro famigliari in caso di domande di natura giuridica o per ricevere informazioni sulle misure precauzionali.

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Consulenze sulle misure precauzionali personali

Pro Senectute è la maggiore organizzazione professionale e di servizi dedita alle questioni dell’anzianità in Svizzera. In 130 centri di consulenza le persone anziane e i loro famigliari trovano un valido punto di riferimento per qualsiasi dubbio sulle misure precauzionali personali. Il dossier Docupass di Pro Senectute offre inoltre una soluzione globale riconosciuta per tutti i documenti previdenziali, dalle direttive del paziente al mandato precauzionale fino al testamento.