Pubblicato il 27 agosto 2019
Il libro propone consigli e suggerimenti che favoriscono un corretto stile di vita per le persone anziane e promuovono comportamenti virtuosi fuori e dentro le mura domestiche. Un anziano in salute è infatti un anziano autonomo, attivo che conserva il ruolo di protagonista della propria esistenza e offre un contributo concreto alla rete affettiva e sociale nella quale vive, mantenendo autostima, identità, capacità di autogestione e indipendenza. Per questa ragione vengono suggerite soluzioni per l'organizzazione delle abitudini e degli ambienti della quotidianità che vanno dalla cucina alla lettura, dalla cura della persona alle attività di volontariato. Per rendere evidenti i tanti modi in cui l'invecchiamento possa risultare una risorsa per l'individuo e per la società nel suo complesso.
La domotica può assumere un importante ruolo nel miglioramento della qualità della vita di anziani e disabili all’interno delle proprie abitazioni contribuendo a ridurre la presenza di caregiver e assicurando una adeguata sicurezza alla persona (safety) e alle cose (security).
Tuttavia progettare case intelligenti per le fasce deboli non è semplice perché la realtà di queste categorie è molto articolata e differenziata. Di volta in volta possono emergere nuove esigenze date da situazioni completamente diverse oppure simili ma con ampi ventagli di sfumature tali da richiedere risposte progettuali nuove o da modificare soluzioni già individuate ma da adattare o ottimizzare.
A questo si aggiunge il fatto che l’adozione di dispositivi elettronici e dei mezzi informatici deve essere calibrata e coniugata con l’eliminazione delle barriere fisiche e l’ergonomia degli arredi.
Per ottenere una risposta architettonica, tecnologica e sociale sostenibile, il Centro Universitario per gli Edifici Intelligenti (CUnEdI) dell’Università degli Studi di Trento ha elaborato una metodologia di progettazione partecipata e interdisciplinare finalizzata alla realizzazione di soluzioni abitative domotiche per l’utenza debole.
Lo scopo di questo volume è quello di presentare l’implementazione della metodologia sviluppata attraverso cinque casi di studio di Smart Home che riguardano adattamenti e nuovi alloggi mirati a favorire l’autonomia e la tutela di anziani e disabili cognitivi, applicando il modello “casa educativa e sicura”.
Se con l’avanzare dell’età il disbrigo delle faccende quotidiane diventa gravoso, o addirittura si rischia di non riuscire più a organizzare la routine giornaliera, esiste la possibilità di far capo a servizi ambulatoriali (Spitex) o stazionari (istituti). Negli ultimi anni viene offerta anche una terza forma di cure di lunga durata, che si concretizza nell’offerta di abitazioni con servizi di assistenza. Tuttavia, il concetto di abitazione con servizi di assistenza è ancora impreciso. Manca un disciplinamento normativo, e la discussione è ostacolata dall’importante divario esistente tra le diverse regioni, sia nell’ampiezza dell’offerta sia a livello di organi responsabili degli istituti.
Grandi novità per la nostra Biblioteca: La giacenza della Biblioteca Pro Senectute verrà trasmessa interamente alla biblioteca universitaria della ZHAW con sede a Winterthur da dove a partire da aprile sarà a sua disposizione. La raccolta di opere sull’argomento anzianità, unica nel suo genere in tutta la Svizzera, verrà curata dalla ZHAW che si occuperà anche del sostegno alle ricerca di opere letterarie, del servizio dedicato alla nuove pubblicazioni e di eventi nonché manifestazioni in generale.
Con la consegna della Biblioteca Pro Senectute alla ZHAW si chiude un’era – e ne inizia una nuova e molto promettente. Ci rallegriamo del fatto che continuerà a usufruire dell’offerta della nostra biblioteca specializzata in un nuovo luogo e la ringraziamo già da ora di cuore per la sua fiducia donataci sinora e per il prezioso e ricco scambio avuto in tutti questi anni!
Il suo team della Biblioteca Pro Senectute
Quali cambiamenti portano queste novità?